Gestione antieconomica anche con bilancio in attivo
È legittimo l’avviso di accertamento fondato sull’antieconomicità della gestione aziendale, anche nella ipotesi in cui questa concluda il proprio esercizio annuale con un utile talmente esiguo, a fronte di ingenti investimenti sostenuti, da far ritenere senz’altro sconveniente il rischio d’impresa sopportato in rapporto al risultato conseguito. È questo l’innovativo principio sancito dalla Corte di Cassazione…
Continua a leggere...I dati comunicati da eBay legittimano l’accertamento induttivo
Un accertamento è qualificabile come induttivo puro o extracontabile quando la rettifica del reddito d’impresa, o di lavoro autonomo, prescinde dalle risultanze contabili a causa della gravità, numerosità e ripetitività delle omissioni e delle false e/o inesatte indicazioni ivi riscontrate, ovvero delle irregolarità formali rilevate nei registri e nelle altre scritture contabili obbligatorie. Altrimenti detto,…
Continua a leggere...L’occultamento delle scritture contabili non prevede soglie penali
Nel corso di una verifica fiscale, appena eseguito l’accesso all’interno dei locali ove viene esercitata l’attività, gli ispettori del Fisco possono formalmente richiedere al contribuente l’esibizione della documentazione obbligatoria conservata nei locali commerciali o professionali ove viene eseguito l’intervento ispettivo. Successivamente saranno avviate le operazioni di ricerca, indipendentemente dal fatto che il contribuente abbia o…
Continua a leggere...Dal conto “in rosso” è possibile presumere ricavi evasi
La presenza di un saldo negativo di cassa, ravvisabile allorché le voci di spesa superino gli introiti registrati, oltre a costituire un’anomalia contabile legittimante l’esecuzione di un accertamento induttivo del reddito d’impresa, fa presumere l’esistenza di ricavi non contabilizzati in misura almeno pari al disavanzo. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con…
Continua a leggere...Accertamento analitico-induttivo
L’articolo 39, comma 1, lettera d) del D.P.R. 600/1973 individua un metodo di accertamento cd. analitico-induttivo (o anche analitico-presuntivo) che consente all’ufficio di muovere dai dati analitici indicati nella contabilità del contribuente per giungere, attraverso l’utilizzo di presunzioni gravi, precise e concordanti, alla determinazione di attività non dichiarate o al disconoscimento di passività dichiarate, prescindendo…
Continua a leggere...Evasore totale: costi deducibili solo se risultano da elementi certi
Ai fini penali, l’articolo 5 D.lgs. 74/2000 (rubricato “omessa dichiarazione”) sanziona con la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta evasa é superiore, con riferimento a…
Continua a leggere...Contabilità inattendibile: conseguenze
Si parla poco di contabilità inattendibile nonostante la stessa possa costituire presupposto per l’Amministrazione finanziaria di ricalcolo induttivo del reddito. L’articolo 39 D.P.R. 600/1973 prevede infatti che “se l’incompletezza, la falsità o l’inesattezza degli elementi indicati nella dichiarazione e nei relativi allegati risulta dall’ispezione delle scritture contabili … ovvero dal controllo della completezza, esattezza e…
Continua a leggere...Studi di settore compatibili con la normativa Iva comunitaria
Le disposizioni della Direttiva n. 2006/112/CE e i princìpi che disciplinano il sistema dell’Iva non ostano ad una normativa nazionale, come quella italiana, che consente all’Amministrazione finanziaria di accertare l’Iva dovuta da un soggetto passivo, che si presume non aver dichiarato la totalità dell’imposta, mediante un metodo induttivo basato su studi di settore che stimano…
Continua a leggere...Accertamento induttivo per le società a ristretta base familiare
Ai fini delle imposte sui redditi, ai sensi dell’articolo 39, primo comma, lett. d) del D.P.R. 600/1973, nell’ambito del c.d. accertamento analitico – induttivo, l’ufficio procede alla rettifica del reddito d’impresa delle persone fisiche se l’incompletezza, la falsità o l’inesattezza degli elementi indicati nella dichiarazione e nei relativi allegati risulta dall’ispezione delle scritture contabili o…
Continua a leggere...Utilizzabilità dei documenti esibiti in giudizio
L’articolo 52, comma 5, del D.P.R. 633/1972 prevede che i libri, i registri, le scritture ed i documenti di cui viene rifiutata l’esibizione, non possono essere presi in considerazione a favore del contribuente ai fini dell’accertamento in sede amministrativa e contenziosa. Inoltre, la normativa sostanziale di riferimento prevede che: per rifiuto di esibizione si intendono…
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