Mancata attestazione di conformità non sempre causa di inammissibilità

La mancata attestazione di conformità non integra ex se un vizio di inammissibilità dell’atto difensivo, dovendo le previsioni di inammissibilità di cui agli articoli 18 e 22 D.Lgs. 546/1992 essere interpretate in senso restrittivo, limitandone il campo di operatività ai soli casi nei quali il rigore estremo è davvero giustificato. È questo il principio sancito…

Continua a leggere...

Spetta all’Amministrazione finanziaria produrre in giudizio il PVC

In presenza di un avviso di accertamento che richiami espressamente elementi di indagine ricavati da verifiche operate dalla Guardia di Finanza ed a fronte delle contestazioni mosse dal contribuente circa l’attendibilità dei relativi esiti, l’onere di dimostrare la legittimità della pretesa fiscale ricade in capo all’Amministrazione finanziaria e non può prescindere dalla produzione in giudizio…

Continua a leggere...

È nulla la sentenza tributaria d’appello motivata per relationem

  La sentenza d’appello del giudice tributario che si limiti a motivare per relationem tramite mera adesione alla pronuncia impugnata è nulla, poiché in tal modo risulta impossibile cogliere le ragioni poste a fondamento del dispositivo. È questo il principio sancito dalla Suprema Corte, con sentenza del 20 gennaio 2017, n. 1543, conforme al prevalente…

Continua a leggere...

Il vizio di omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio

Con l’ordinanza n. 14152 dell’11 luglio 2016, la Sesta sezione civile si è pronunciata in tema di ricorso per Cassazione e ha affermato che il vizio motivazionale previsto dall’articolo 360, comma 1, n. 5, c.p.c., ricorre solo qualora, alla luce dei fatti ricostruiti dal ricorrente nel rispetto del principio di autosufficienza del ricorso medesimo, risulti…

Continua a leggere...

La nuova conciliazione giudiziale: effetti sulle liti in corso

Il decreto di riforma del processo tributario, D.Lgs. 156/2015, ha rivitalizzato notevolmente il procedimento di conciliazione giudiziale, scindendo il vecchio articolo 48 del D.Lgs. 546/1992 e introducendo disposizioni comuni ai fini della definizione e del pagamento delle somme dovute a seguito della conclusione dell’accordo. Per effetto di tali modifiche il nuovo impianto normativo dell’istituto risulta…

Continua a leggere...