Delega alla sottoscrizione e annullabilità dell’avviso di accertamento
L’articolo 42 D.P.R. 600/1973, rubricato “Avviso di accertamento”, prevede espressamente che “gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d’ufficio sono portati a conoscenza dei contribuenti mediante la notificazione di avvisi sottoscritti dal capo dell’ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato”. L’esercizio del potere sostitutivo è oramai prassi operativa dell’Ufficio amministrativo e,…
Continua a leggere...È legittimo l’accertamento che non si esprime sulle osservazioni del contribuente?
L’avviso di accertamento emesso a seguito di un Pvc è valido anche se non menziona le osservazioni formulate dal contribuente ai sensi dell’articolo 12, comma 7, L. 212/2000. È questo il principio di diritto (poco condivisibile) enunciato dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 1778 del 23.01.2019. La vicenda dalla quale prende le mosse il…
Continua a leggere...Motivazione light negli accertamenti doganali
In tema di accertamento di dazi doganali preferenziali, l’obbligo di motivazione degli avvisi di rettifica è da ritenersi assolto con la mera indicazione dell’invalidazione, da parte dell’autorità emittente, del certificato EUR1, attestante l’origine delle merci, a ciò essendo irrilevanti le ragioni che hanno condotto al suo annullamento. È questo il principio sancito dalla Corte di…
Continua a leggere...Notificazioni di accertamento
Nel processo tributario l’attività c.d. “informativa” sugli atti processuali di parte e/o del giudice è affidata agli istituti della comunicazione e della notificazione, disciplinati dagli articoli 16, 16-bis e 17 D.Lgs. 546/1992., che hanno come obiettivo quello di consentire la formazione, in capo al destinatario, della conoscenza legale dell’atto, che assicura il rispetto del principio…
Continua a leggere...Avvisi di accertamento: possibile l’acquiescenza parziale
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 11497 dell’11.05.2018, ha affermato che l’acquiescenza, istituto deflativo del contenzioso tributario, può essere perfezionata anche in relazione a singoli addebiti dotati di rilevanza autonoma, ancorché contestati con un unico avviso di accertamento. L’articolo 15 D.Lgs. 218/1997, che disciplina l’istituto dell’acquiescenza, prevede, expressis verbis, che le sanzioni siano applicate…
Continua a leggere...Riscossione in pendenza di giudizio
L’articolo 68 del D.Lgs. 546/1992 regola la fattispecie del pagamento del tributo in pendenza di giudizio ed è stato modificato, da ultimo, dall’articolo 9, comma 1, lettera f), del D.Lgs. 156/2015. La disposizione, di fatto, introduce un disincentivo all’impugnazione degli atti, quando l’unico scopo sia quello di differire il pagamento delle somme eventualmente dovute al…
Continua a leggere...Il ricorso sana la nullità della notifica ma non la decadenza
Si è da tempo consolidato l’orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la sanatoria della nullità della notificazione prevista dall’articolo 156 c.p.c. è applicabile anche agli avvisi di accertamento tributari, in quanto la loro natura di atti sostanziali non osterebbe all’applicazione di tale norma, la quale, sempre secondo i giudici di legittimità, sarebbe peraltro richiamata…
Continua a leggere...La “particolare” urgenza legittima l’accertamento ante tempus
L’emissione dell’avviso di accertamento ante tempus ne comporta la invalidità, a meno che la deroga non sia giustificata da particolare ragione di urgenza idonea a giustificare l’anticipazione della emissione del provvedimento, laddove “particolare” vuol dire che la ragione deve essere riferita specificamente al contribuente e al rapporto tributario in questione. È questo il principio sancito…
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