La scheda carburante
La scheda carburante è stata introdotta, in un primo momento, dal D.M. 7.06.1997, successivamente è stato emanato il D.P.R. 444/1997, con il quale è stata dettata la disciplina ancora oggi in vigore. La scheda carburante dovrà essere utilizzata fino al 30 giugno 2018, poiché dal 1° luglio troveranno attuazione le disposizioni introdotte dalla Legge di…
Continua a leggere...Noleggio auto: soluzione fiscalmente conveniente o più “comoda”?
Più di qualche cliente dello studio è portato a credere che il noleggio dell’auto con intestazione del contratto “full service” all’impresa o all’attività professionale sia di gran lunga la soluzione più conveniente sotto il profilo fiscale. La convinzione sta prendendo quota soprattutto negli ultimi anni. È noto che, in linea generale, per le auto utilizzate da imprese…
Continua a leggere...Bocciatura definitiva per la strumentalità delle auto a uso ufficio
Con la recente ordinanza n. 23362/2017 la Corte di Cassazione pare mettere la parola fine alla vicenda delle autovetture immatricolate a uso ufficio, possibilità che molti contribuenti hanno esplorato in anni passati per “guadagnare” la piena strumentalità del veicolo, con conseguente integrale deducibilità dei costi e piena detraibilità dell’Iva. L’elemento decisivo che viene preso in…
Continua a leggere...Minus da cessione: il nuovo indirizzo condiziona le consulenze pregresse?
In questi ultimi mesi sono pervenute alla Redazione non poche richieste di supporto su come gestire al meglio il rapporto con il cliente in relazione al tema della deducibilità, dal reddito d’impresa della società cedente, della minusvalenza derivante dalla cessione agevolata di immobili non merce ai soci, attese le recenti precisazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate…
Continua a leggere...Credito R&S in caso di modifica dell’esercizio sociale
Con la risoluzione 121/E di ieri l’Agenzia delle Entrate è tornata ad occuparsi del credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 3 del D.L. 145/2013. In particolare, sono stati forniti chiarimenti sulle modalità di calcolo dell’agevolazione nell’ipotesi in cui il soggetto che intende fruirne modifichi l’ambito temporale dell’esercizio sociale,…
Continua a leggere...Derivazione rafforzata e competenza da trattare con le pinze
L’anno 2016 resterà nella memoria dei professionisti come primo banco di prova delle nuove regole sui bilanci e del legame, non sempre intuibile, tra utile di bilancio ed imponibile fiscale. Tra i molti aspetti degni di nota, va qui segnalato che il documento OIC 29 indica una nuova modalità di gestione della correzione degli errori:…
Continua a leggere...Spese fuori tariffa deducibili salvo prova contraria
Ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera a), Tuir, si deducono dal reddito complessivo Irpef, se non deducibili in sede di quantificazione dei singoli redditi che concorrono a formarlo, tra gli altri, “i contributi ai consorzi obbligatori per legge o in dipendenza di provvedimenti della pubblica Amministrazione; sono in ogni caso esclusi i contributi agricoli…
Continua a leggere...L’inerenza dei costi si lega all’attività dell’impresa
È noto che l’inerenza all’attività dell’impresa è un requisito necessario affinché un costo possa essere considerato deducibile. La norma di riferimento è l’articolo 109, comma 5, del Tuir, secondo cui “le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi (…) sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o…
Continua a leggere...Inerenza del costo ed onere della prova secondo la giurisprudenza
Le regole di deducibilità dei componenti positivi e negativi di reddito sono sancite dall’articolo 109 del Tuir, in base al quale i ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi concorrono a formare il reddito nell’esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell’esercizio di competenza non…
Continua a leggere...La rilevazione del compenso amministratori
È noto che sotto il profilo tributario gli amministratori delle società possono essere inquadrati in due macro “categorie”: amministratori senza partita Iva; amministratori con partita Iva. Va da sé che in entrambi i casi i compensi amministratori sono deliberati dai soci. Il compenso degli amministratori che operano senza partita Iva è fiscalmente assimilato al lavoro…
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