Reverse charge e non imponibilità per gli esportatori abituali

Può accadere che una società venda normalmente due differenti tipologie di beni o servizi, di cui una soggetta a reverse charge e l’altra al regime Iva ordinario. Se il cliente consegna alla società la dichiarazione d’intento, corredata dalla ricevuta di presentazione all’Agenzia delle Entrate, si pone il problema di come debbano essere trattate le operazioni…

Continua a leggere...

Chiarimenti del Fisco sulle sanzioni da reverse charge

Con la circolare 16/E di ieri, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul trattamento sanzionatorio previsto per ogni tipo di violazione in materia di reverse charge, alla luce delle modifiche apportate dal D.Lgs. 158/2015. Si ricorda che le nuove disposizioni sono in vigore dal 1° gennaio 2016 e, per effetto del principio del favor rei, trovano…

Continua a leggere...

Identificazione IVA in altro Stato UE per operazioni in reverse charge

Le operazioni che, sul piano unionale, sono soggette al meccanismo del reverse charge sono previste dagli articoli 199 e 199-bis della Direttiva n. 2006/112/CE. Per le cessioni e le prestazioni ivi indicate, gli Stati membri dell’Unione europea possono stabilire che il debitore dell’IVA sia il destinatario dei beni e servizi, purché soggetto passivo. Ulteriori e…

Continua a leggere...

Il nuovo regime sanzionatorio per le operazioni inesistenti

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16679 del 2016, è intervenuta chiarendo l’ambito applicativo del comma 9-bis.3 dell’articolo 6 del D.Lgs. 471/1997, come novellato dal D.Lgs. 158/2015, di riordino del sistema sanzionatorio. La norma in esame, nel disciplinare l’ipotesi di errata applicazione del reverse charge alle operazioni esenti, non imponibili o non soggette…

Continua a leggere...

Acquisto e vendita di beni immagazzinati in un deposito IVA

Nell’ambito delle indicazioni rese dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione AdE 4/E/2017, assumono rilevanza le precisazioni riguardanti il trattamento impositivo delle operazioni poste in essere da un soggetto non residente, con rappresentante fiscale in Italia, mediante un deposito fiscale che, a seconda dei casi, è utilizzato anche ai fini IVA. Le prime due fattispecie esaminate…

Continua a leggere...

Effetti dell’omesso reverse charge al vaglio della Corte di giustizia

L’Avvocato generale presso la Corte di giustizia, nelle conclusioni presentate il 10 novembre 2016 in merito alla causa C-564/15 (Tibor Farkas), ha esaminato gli effetti dell’erroneo addebito dell’IVA alla cessione di un hangar mobile posta in essere nell’ambito di una vendita giudiziale al pubblico incanto. La normativa nazionale (nella specie, ungherese) prevede l’applicazione del meccanismo…

Continua a leggere...

Il reverse charge nei rapporti tra consorzi e consorziati

La legge di Stabilità 2016 ha esteso ai rapporti tra consorzi e consorziati l’obbligo di applicazione del meccanismo del reverse charge qualora i consorzi siano aggiudicatari di commesse promosse da enti pubblici verso i quali dovranno emettere fatture in split payment. La ratio della norma attiene alla necessità di salvaguardare l’aspetto finanziario del consorzio che,…

Continua a leggere...

Il debitore IVA nelle operazioni soggette a reverse charge “speciale”

A seguito degli interventi operati dal D.Lgs. n. 18/2010, che ha ridefinito le regole territoriali delle prestazioni di servizi e le modalità di applicazione dell’imposta per le operazioni effettuate nel territorio dello Stato da soggetti non residenti, non è di immediata comprensione se la disciplina del reverse charge di cui agli articoli 17, commi 5,…

Continua a leggere...

Il reverse charge “esterno” per le operazioni rilevanti in Italia

Fino al 31 dicembre 2009, l’articolo 17, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972 prevedeva che i soggetti passivi non residenti né stabiliti in Italia, che avessero effettuato operazioni nel territorio dello Stato nei confronti di cessionari o committenti non esercenti attività d’impresa, arte o professione, dovessero assolvere agli obblighi IVA derivanti dalla disciplina nazionale identificandosi…

Continua a leggere...

Novità per i beni estratti dal deposito IVA

Il D.L. n. 193/2016, collegato al disegno di legge di Bilancio 2017, modifica le modalità di applicazione dell’imposta dovuta per l’estrazione dei beni dai depositi IVA ai fini della loro utilizzazione o commercializzazione in Italia, con effetto dal 1° aprile 2017. Fermo restando che possono procedere con l’estrazione solo i soggetti passivi IVA, identificati in…

Continua a leggere...