Tassazione del recesso da società di persone
di Euroconference Centro Studi TributariUna persona fisica, non esercente attività di impresa, è proprietaria di una partecipazione di nominali 37.500 euro pari al 25% del capitale sociale di una Snc.
La società è costituita da più di 5 anni.
Il socio ha manifestato la propria volontà di recedere dalla società e tale volontà è stata favorevolmente accolta dagli altri soci.
I soci, di comune accordo, hanno pattuito quanto segue:
- che il corrispettivo spettante al socio recedente è pari a 450.000 euro;
- pagamento in 3 quote annuali;
- trattandosi di recesso “tipico” si verificherà per la società una riduzione proporzionale di tutto il patrimonio sociale e imputazione costo del maggior
Pertanto, il corrispettivo concordato comprende sia la quota parte di patrimonio netto comprensiva dell’utile in formazione proporzionalmente attribuibile al socio uscente sia il maggior valore attribuibile ai beni e all’avviamento della società.
Posto che in caso di recesso di un socio persona fisica da una società di persone, il reddito che deriva dalla liquidazione della quota è qualificato come reddito di partecipazione ed è determinato dalla differenza tra le somme percepite e il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, si chiede di conoscere il regime di tassazione in capo al socio recedente ed alla società.
A tal fine si precisa che il corrispettivo pattuito (450.000 euro) è imputabile alle seguenti voci di patrimonio:
PATRIMONIO NETTO | TOTALE | QUOTA PARTE SOCIO
RECEDENTE (25%) |
NOTE |
CAPITALE SOCIALE | 150.000 | 37.500 | |
RISERVA RIVALUTAZIONE MONETARIA EX DL 104/2020 | 500.000 | 125.000 | Riserva in sospensione di imposta (versato solo imposta sostitutiva del 3%) |
RISERVA UTILI
PRECEDENTI GIA’ TASSATI |
300.000 | 75.000 | Riserva utili precedenti già tassati per
trasparenza |
RISERVA ACC.TO ART 55 TUIR | 45.000 | 11.250 | Riserva da tassare totalmente in caso di
distribuzione |
UTILE IN FORMAZIONE | 50.000 | 12.500 | |
DIFFERENZA DI LIQUIDAZIONE DA RECESSO | 188.750 | Maggior valore dei beni/avviamento | |
TOTALE | 1.045.000 | 450.000 |
Preso atto che non siamo in grado di ricostruire il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione con la presente si chiede quanto segue:
- è possibile optare per il regime di tassazione separata da parte del socio?
- sono dovuti i contributi Inps in capo al socio recedente?
- il corrispettivo da tassare è costituito dalla somma delle voci: differenza da liquidazione da recesso e utile in formazione e in quest’ultimo caso se tale valore costituisce costo per la società?
- la riduzione della riserva di rivalutazione deve essere dichiarata dal socio quale corrispettivo da recesso ovvero reddito di partecipazione e quindi tassato (sempre tassazione separata?), con spettanza/recupero del credito di imposta pari all’imposta sostitutiva a suo tempo pagata dalla società. Al contempo per la società, la riduzione della riserva di rivalutazione, non dovrebbe comportare alcuna variazione in aumento (nel quadro RF) e quindi non costituire reddito tassabile per i soci superstiti? Il tutto per evitare una doppia imposizione?
- vige il principio di cassa e pertanto il corrispettivo di cui al punto 3 e 4 deve essere dichiarato negli anni in cui viene percepito?
LEGGI LA RISPOSTA DI CENTRO STUDI TRIBUTARI SU FISCOPRATICO…
2 Ottobre 2023 a 11:25
Grazie