8 Settembre 2020

Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e il ristorno del denaro contante

di Marco Bargagli
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La scheda di FISCOPRATICO

Come noto la “frode fiscale” riconducibile all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, è un sistema di evasione fiscale attuata per ottenere vantaggi disapprovati dall’ordinamento giuridico quali, ad esempio:

  • conseguire un’indebita detrazione di Iva in capo all’acquirente finale del bene o del servizio;
  • contabilizzare un costo indeducibile dal reddito d’impresa;
  • creare una provvista di liquidità in capo all’utilizzatore della fattura falsa, nella particolare ipotesi di prelevamenti di contante tratti dai conti correnti intestati al “fasullo” cedente o prestatore, successivamente al bonifico effettuato a saldo dei documenti inesistenti.

Il meccanismo fraudolento va valutato sotto un triplice profilo sanzionatorio, in base alle disposizioni previste:

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