25 Luglio 2023

Verifica dell’operatività nel modello Redditi

di Alessandro Bonuzzi
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La scheda di FISCOPRATICO

Le società commerciali, nonché le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, anche con riferimento al periodo d’imposta 2022, devono preoccuparsi di superare il test di operatività, al fine di non ricadere nella – per molti aspetti anacronistica – disciplina delle società di comodo.

Le regole applicative, così come il prospetto del quadro RS della dichiarazione dei redditi dedicato alla verifica del superamento del test, non hanno subito modifiche rispetto al passato, tuttavia, pare utile ripercorrere la via da percorrere verso l’operatività.

I passaggi sono nella sostanza 3:

  1. il calcolo del ricavo presunto;
  2. la determinazione dei ricavi effettivi;
  3. il calcolo del reddito presunto.

Il ricavo presunto si calcola applicando allo specifico “aggregato patrimoniale” una percentuale determinata; il tutto va sintetizzato nelle colonne 1 e 2 del prospetto sull’operatività del quadro RS. Il valore di ciascun aggregato rappresenta la media dell’esercizio di riferimento e dei 2 esercizi precedenti.

Aggregati patrimoniali
Titoli e crediti Titoli, partecipazioni, quote di società di persone e crediti 2%
Immobili, anche in leasing Immobili 6%
Immobili A/10 uso ufficio 5%
Immobili abitativi acquisiti o rivalutati nell’esercizio e nei 2 esercizi precedenti 4%
Altre immobilizzazioni Altre immobilizzazioni (materiali e immateriali) 15%

Nelle Altre immobilizzazioni si comprendono:

  • le seguenti immobilizzazioni materiali:
  1. impianti e macchinari (voce B.II.2);
  2. attrezzature industriali e commerciali (voce B.II.3);
  3. altri beni (voce B.II.4);
  • le seguenti immobilizzazioni immateriali:
  1. costi di impianto e ampiamento (voce B.I.1);
  2. costi di sviluppo (voce B.I.2);
  3. diritti di brevetto e di utilizzazione di opere d’ingegno (voce B.I.3);
  4. concessioni, licenze, marchi e simili (voce B.I.4);
  5. avviamento (voce B.I.5).

Il valore dei beni d’impresa patrimoniali va assunto sulla base dell’articolo 110, comma 1, Tuir, quindi al lordo delle quote di ammortamento dedotte:

  • senza che rilevi la deducibilità fiscale delle quote di ammortamento stesse. Quindi, va assunto il valore al costo anche per i veicoli a motore (auto aziendali) e i fabbricati;
  • con ragguaglio ai giorni di possesso.

Con riferimento agli oneri pluriennali, però, rileva l’ammontare del costo storico al netto degli importi già dedotti.

Inoltre, con particolare riguardo agli immobili oggetto di rivalutazione, nel calcolo del valore medio dell’esercizio e dei 2 precedenti, va assunto il valore fiscalmente rilevante “nei singoli periodi d’imposta presi in considerazione per la determinazione del valore medio dei medesimi immobili” (circolare n. 14/E/2017). Pertanto, fino a quando la rivalutazione non assume riconoscimento fiscale, il valore di riferimento è quello ante rivalutazione. Ad esempio, in caso di immobile abitativo rivalutato nel bilancio 2020 da 1.000.000 di euro a 1.200.000 euro con effetto fiscale nel 2021, il valore da prendere in considerazione nel periodo d’imposta 2022 va individuato come segue: (1.000.000 + 1.200.000 + 1.200.000)/3×4% = 45.333.
I ricavi effettivi, da indicare nella colonna 3 del rigo RS18 del modello Redditi 2023, si determinano considerando le seguenti voci del Conto economico:

A1) Ricavi vendite e prestazioni;

A2) Incremento (variazioni positive) delle rimanenze di prodotti;

A3) Incremento (variazioni positive) dei lavori in corso;

A5) Ricavi e proventi diversi (compresi i contributi in conto esercizio);

B11) Incremento (variazioni positive) delle rimanenze di materie prime e merci;

C15) Proventi da partecipazione;

C16) Altri proventi finanziari.

Assume sempre rilevanza il valore medio dell’esercizio e dei 3 precedenti.
Infine, laddove la società non superi il test di operatività, e quindi i ricavi effettivi risultino essere inferiori ai ricavi presunti, deve essere dichiarato il reddito minimo presunto, calcolato applicando al (solo) valore dell’esercizio di ciascun aggregato patrimoniale le percentuali qui di seguito individuate.

Aggregati patrimoniali
Titoli e crediti Titoli, partecipazioni, quote di società di persone e crediti 1,5%
Immobili, anche in leasing Immobili 4,75%
Immobili A/10 uso ufficio 4%
Immobili abitativi acquisiti o rivalutati nell’esercizio e nei 2 esercizi precedenti 3%
Altre immobilizzazioni Altre immobilizzazioni (materiali e immateriali) 12%

Il reddito presunto trova spazio nella colonna 4 e nella colonna 5 del rigo RS18 del prospetto per la verifica dell’operatività del quadro RS del modello Redditi.