Windows XP: Microsoft ferma gli aggiornamenti, ma in tanti ancora non lo sanno
di TeamSystem
Per molti, Windows 8 non è stato il sistema operativo più azzeccato da Microsoft. Dopo l’ottimo Windows 7 sono stati tanti gli utilizzatori che hanno deciso di fare un downgrade del proprio computer e ritornare alla versione precedente. Ma questo succede tutte le volte che si cerca di introdurre delle novità a cui la gente non è ancora abituata.
Ormai anche Windows 8, uscito nel 2012 e aggiornato ultimamente alla versione 8.1, è entrato a far parte del quotidiano e le novità introdotte due anni fa, sono ora normale amministrazione. Eppure fa effetto sapere che a livello mondiale il sistema operativo più diffuso è ancora Windows 7 (47,52%), seguito nientemeno che da Windows XP col 28,98% di installazioni, mentre Windows 8 è solo terzo con un piccolo 10,49%. Praticamente il vecchio XP, nato nel lontano 2001, è ancora installato sul triplo dei computer rispetto al suo fratello più giovane.
La decisione di Microsoft
Per questo motivo Microsoft ha preso un’importante decisione: staccare la spina al vecchio sistema operativo a partire dallo scorso 8 Aprile. Questa scelta dovrebbe agevolare notevolmente la diffusione dell’ultimo nato. In termini pratici, ciò non significa che i computer con Windows XP smetteranno di operare, vuol dire però che l’azienda produttrice non rilascerà più aggiornamenti e quindi niente più driver per far funzionare nuovi dispositivi come stampanti o periferiche di ultima generazione. Ma, soprattutto, non verranno più rilasciati aggiornamenti di sistema per la sicurezza, anche se Microsoft rilascerà comunque aggiornamenti anti-malware per Windows XP almeno fino a luglio 2015.
Cosa succede adesso?
Sapere che in circolazione ci sono milioni di computer con un sistema operativo vecchio e ormai privo di difese appropriate non è una buona notizia perché sebbene gli aggiornamenti di Microsoft continueranno a proteggere i computer da software maligni, non tapperanno più quei “buchi” di sicurezza che vengono continuamente scoperti dagli hacker (in tutti i sistemi operativi) e permettono intrusioni all’interno delle macchine. Come dicevamo prima, tutto continuerà a funzionare come sempre e magari alcuni produttori di accessori continueranno ancora a rilasciare aggiornamenti per i propri dispositivi. Ma una macchina con Windows XP collegata a Internet all’interno di uno studio professionale non rappresenta il massimo della sicurezza per i nostri dati, tralasciando il fatto che probabilmente anche a livello di hardware sarà sicuramente ormai vecchia.
La ricerca di Avast
Una recente ricerca condotta da Avast, azienda produttrice di software antivirus, su 165mila clienti che usano ancora Windows XP ha riportato un risultato preoccupante: il 27 per cento di essi non ha intenzione di migrare a un sistema operativo più nuovo. Questo nonostante la stessa azienda abbia rilevato che i computer con XP sono oggetto di attacchi informatici molto più frequenti rispetto a computer con Windows 7 o Windows 8. Ma il problema più grave è che molti degli utilizzatori di Windows XP neanche sanno di essere a rischio e che gli aggiornamenti di Microsoft sono arrivati al capolinea.